Da Parigi, Alessandro Terziani
Onore delle armi per Fabio Fognini che esce sconfitto negli ottavi di finale per mano del numero quattro mondiale Marin Cilic al termine di cinque set e tre ore e 37 minuti di gioco. Una partita che riconcilia con il tennis, ricca di emozioni e scambi spettacolari. Una rimonta solo sfiorata per il giocatore ligure che, sotto di due set, ha riagguantato l’avversario dopo avergli annullato un set point sul 5-4 nel quarto e aver giocato un tie-break da favola. Peccato per l’epilogo al quinto set con quel break sul 3-3 che ha deciso l’incontro. Tra una settimana Fognini salirà al n.15 del ranking, se avesse vinto oggi sarebbe stato n.12, best ranking.
Primo set giocato a sprazzi da entrambi. Dopo un break per Cilic sul 2-0 e un contro break di Fognini sul 3-1, il set si decide sul 5-4, quando l’azzurro gioca un brutto turno di servizio e consegna la prima frazione di gioco al croato.
Il secondo set fa temere per le condizioni fisiche di Fognini che chiama un paio di volte in campo il fisio per il riacutizzarsi del fastidio alla caviglia che lo perseguita da inizio torneo. L’azzurro è passivo in campo e Cilic lo sovrasta. In poco più di mezz’ora fa suo anche il secondo set.
Il terzo set vede Fognini tornare in partita quando ormai nessuno ci credeva più. Conduce sempre il punteggio e allunga definitivamente con un break sul 2-1.
Il quarto set è il migliore dell’incontro. Entrambi salgono di livello. Sul 5-4 per Cilic, con una buona prima annulla un match point al croato. Si arriva al tie break dove l’azzurro gioca il migliore tennis della sua carriera.
E’ quinto set, molto equilibrato. Si decide tutto nel fatidico settimo gioco con il break a favore di Cilic. Il croato non ha neppure bisogno di servire per il match, strappa il servizio a Fognini sul 5-3 e chiude l’incontro. Il pubblico del Philippe Chatrier si spella le mani per entrambi i contendenti. Una gran partita, forse la migliore del torneo finora.
E’ un Fognini stanco ma rilassato quello che si presenta in conferenza stampa: “Sono arrivato a Roma e non ho visto il Papa. Rammarico c’è, ci sono arrivato davvero vicino. Peccato per quel game sul 3-3 nel quinto. Ho avuto un vantaggio ma poi ho preso il break. Se andavo 4-3, chissà. Nel secondo set sono rimasto bloccato, mi era già successo in semifinale a Ginevra. Devo risolvere in tutti modi questo problema alla caviglia, non posso continuare a giocare con questo dolore. Non mi rivedrete fino a Wimbledon. Adesso una settimana di riposo, poi torno ad allenarmi. Il best ranking, in caso di vittoria, sarebbe stato un bel premio alla carriera. Se guardo al passato mi darei tante capocciate da farmi venire un bernoccolo in testa. Quante occasioni e partite buttate via. Ma ho solo 31 anni e guardo al futuro”
(3) Marin Cilic b. (18) Fabio Fognini 64 61 36 67(4) 63