MacGregor Bergelin LongString, la più bella del reame

0
2537
Racchetta_MacGregor_Bergelin_LongString_1
la racchetta MacGregor Bergelin Longstring / foto @Adelchi Fioriti

La rubrica “Museo del Tennis” vi porta alla scoperta di una racchetta davvero unica, la MacGregor Bergelin LongString 

MacGregor Bergelin LongString – Vi dice qualcosa Lennart Bergelin? Gli ultra cinquantenni se lo ricorderanno per essere stato il coach di Bjorn Borg anche se, prima di allenare l’orso svedese, è stato anche un ottimo giocatore (62 vittorie in Davis su 88 partecipazioni, quarti di finale in tre diverse prove dello Slam ed un titolo in doppio al Roland Garros in coppia con Drobny nel 1948).

Racchetta_MacGregor_Bergelin_Long_String_4
foto @Adelchi Fioriti

Ebbene, il suo nome si lega anche a questa incredibile racchetta ideata nel 1985 dal designer tedesco Herwing Fischer della Protagon Sportproukte. La Bergelin LongString è uno straordinario e bellissimo modello dal formato geometrico particolare. Grazie ad un complicatissimo sistema di incordatura, dove ogni singola corda viene numerata ed indirizzata a un percorso rigoroso, è possibile controllare la tensione delle corde.

Completano il quadro un sistema di rotelle posizionato all’interno del telaio e l’incordatura diagonale. Basta “girare” il tacco della racchetta in senso orario od antiorario ed il gioco è fatto; l’incordatura si tende o si allenta in modo uniforme. Semplicemente geniale.

La chiamarono “la più grande innovazione nel tennis da quando Howard Head ha rivoluzionato lo sport con la racchetta oversize” e lo stesso Bergelin commentò: “È la prima racchetta universale al mondo”. Sempre che si riesca ad incordarla, aggiungiamo noi.

Racchetta_Protagon_TM500_1
La Racchetta Protagon TM500 / foto @Adelchi Fioriti

Dopo il fallimento della MacGregor con la conseguente perdita dei diritti, la Protagon negli anni 90 applicò il brevetto BLS (Bergelin Longstring System) a modelli di racchette dall’aspetto quasi normale. Ad esempio la Protagon TM 500 Tension Master (foto in alto) che nasconde perfettamente la sua struttura interna mantenendo la caratteristica incordatura diagonale.

LEGGI ANCHE L’ARTICOLO PRECEDENTE SULLA HEAD FINAL