INTERVISTA ESCLUSIVA ad Arthur Fils, occhi sul futuro del tennis francese

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©photo Patrick Boren

Se il futuro del tennis francese è in buone mani sarà solo il tempo a dirlo e, se i presagi sono questi, allora gli spettatori d’oltralpe avranno di che divertirsi. Arthur Fils, il nuovo che avanza, il futuro del tennis transalpino e una delle nuove stelle più brillanti del firmamento del tennis mondiale ha appena raggiunto il suo best ranking e guarda al futuro con ottimismo. 

Il classe 2004 di Bondoufle quest’anno ha già messo le mani sul suo primo titolo ATP a Lione e ha fatto passi da gigante nel circuito. Tra le altre cose, il suo stile di gioco rapisce per dinamicità, oltre che per quell’innata capacità di incantare gli spalti e tenere i fan con gli occhi incollati al campo. “Mi piace giocare per il pubblico, mi supportano, mi applaudono e cerco di farli divertire col mio tennis. Il mio stile di gioco mi aiuta in questo. Vincenti, grandi difese, mi piace intrattenere”. Ci ha raccontato in un’intervista esclusiva, quando irradiava un grande ottimismo per il futuro, misto ad una grande compostezza. Entrambi ottimi segnali. 

©photo Patrick Boren

Un gran fisico, quello di Arthur, ma che è ancora in evoluzione, come da lui stesso spiegato: “Faccio molto lavoro fisico, credo di essere anche cresciuto un po’ e ho messo massa muscolare che è una buona cosa. Ci sto lavorando”.

Ma, in fondo, un ragazzo del 2004, sportivo o no, deve saper navigare tra le pieghe del mondo, chiamiamolo, vissuto con i propri occhi, e quello che scorre attraverso lo schermo del proprio smartphone. Un equilibrio che va trovato e che risulta ancora più importante se si è un giovane atleta, per di più sotto gli occhi di tutti. Il Metodo Fils sembra essere particolarmente risolutivo: “Quando sono in un torneo cerco di non guardare i social. Spendo del tempo col mio team concentrandomi molto sull’allenamento e sul recupero. Non entro molto nei miei social media, ma ogni tanto guardo film su Netflix”.

Una vita piuttosto strutturata, necessaria per poter gestire le aspettative che un paese dalla tradizione gloriosa come la Francia può indurre sui propri talenti. Anche in questo caso ad Arthur non manca la risposta: Non ho nessuna pressione, mi piace essere sotto i riflettori. Anche se sono il giocatore più giovane (tra i top nel ranking francese), gli altri mi supportano”.

Dando uno sguardo agli ultimi dodici mesi, Fils ha tutto per sorridere ed essere soddisfatto. Un balzo in classifica da vertigini (347esimo a luglio 2022, 47esimo a fine luglio 2023), un titolo ATP, la prima vittoria contro un Top 5 con uno scintillate 6-0 nel primo set a Casper Ruud e primi main draw in uno Slam al Roland Garros e Wimbledon. La progressione è continua e i sogni possono diventare in realtà. Il transalpino però preferisce un approccio soft alla materia, mettendo davanti a sé obiettivi realizzabili nell’immediato: “Mi piacerebbe vincere uno o due matches in un torneo dello Slam. C’è rimasta solo un’occasione per quest’anno (lo US Open). Per il resto non ho nessun goal in particolare, se non quello di continuare a migliorare il mio gioco”.

Potrà diventare un top player? Potrà giocarsi la vittoria di uno Slam? Solo il tempo darà la risposta. Di sicuro i mezzi non mancano, la tempra caratteriale nemmeno. Gli ingredienti ci sono tutti per poter assistere allo sbocciare di un nuovo talento.