Sfidare l’impossibile è la quotidianità di Novak Djokovic che proprio oggi è andato alla ricerca del 25esimo slam in carriera e del titolo numero 8 a Wimbledon, provando ad eguagliare il record Roger Federer. Carlos Alcaraz, da parte sua, è in cerca del quarto Slam, il secondo di fila su questi campi a soli 21 anni, in un clash generazionale che appare ancora più significativo in questa finale rispetto a quella dello scorso anno.
LA PARTITA – L’incontro comincia con un game, il primissimo, da ben 20 punti che segnerá giá il cammino del set, in quanto Alcaraz si prenderá il break di vantaggio e potrá condurre il parziale. Djokovic, probabilmente consapevole che l’invischiarsi in altri scambi lunghi non avrebbe portato a granché, ha deciso di mettersi in proprio e adottare una tattica ultra aggressiva, scendendo spesso a rete. Tuttavia il risultato non è stato quello sperato perché tra passanti fulminanti di Alcaraz e imprecisione sua, il set è scivolato via per 6 giochi a 2 a favore dello spagnolo.
Il secondo parziale non è cominciato meglio, anche in questo caso con il break in avvio che ha dato subito il comfort necessario ad Alcaraz per attutire al meglio una probabile reazione di Djokovic. Questa versione del 24volte campione slam, però, sembra un parente lontano di quella smagliante che tutti conoscono e, dopo aver faticato tremendamente sia da fondocampo, sia a rete, il doppio fallo ha sigillato un altro break a favore di Alcaraz che si porta sul 5-2, chiudendo virtualmente il set e mettendo una pesantissima pietra sulla finale (6-2).
Con un piede nel baratro Djokovic solitamente si esalta, ma questa volte le armi risultano meno affilate del solito. Il terzo game segnerà un momento importante in quanto, seppur a fatica, Novak riesce finalmente a tenere un servizio “di lotta” per provare a dare una scossa al trend di questa finale che sembra avere un esito già scritto. Poco dopo, il 40 pari sul punteggio di 3-2 permette a Djokovic di coinvolgere il pubblico – desideroso di un po’ di pathos – portandolo dalla sua parte, ma ci penserà comunque Alcaraz a riportare le cose in ordine riuscendo a chiudere il game del 3 pari.
Per gli amanti del genere giallo questo è il momento clou. Sul quattro pari Alcaraz si prende tre palle break e, con un passante stretto, strappa il servizio che lo porta alla chance di servire per chiudere il match. Poi succede l’incredibile. Nel game successivo Djokovic gli annulla tre match point, uno con un errore clamoroso di Alcaraz che spara fuori uno schiaffo al volo. Lo spagnolo finirá per perdere il servizio e Djokovic riuscirà a darsi un’altra chance, arrivando fino al tie-break che quindi definirà i contorni di questo incontro che rischia di scivolare dalle mani dello spagnolo proprio quando sembrava praticamente fatta.
Invece Carlos si aggrappa forte al suo destino e, giocando con personalitá e qualitá, si prende il quarto slam in carriera – secondo ai Championships -, entrando anche nel club di chi ha completato il double Roland Garros & Wimbledon nello stesso anno (Djokovic, Federer, Nadal, Borg, Laver, Lacoste e altri…).
WIMBLEDON 2024
C. Alcaraz b. N. Djokovic 6-2 6-2 7-6(4)