Da Parigi, Alessandro Terziani
Protagonista della prima giornata azzurra al Roland Garros è senza dubbio il ventiduenne Matteo Berrettini che supera il tedesco Otte in quello che è la sua prima vittoria nel tabellone principale di uno Slam. Sconfitta amara per Sara Errani contro la Cornet in una partita che l’azzurra conduceva 6-2 2-0. Due tie-break fatali per Francesca Schiavone contro la slovacca Kuzmova.
Sara Errani torna a riassaporare l’atmosfera del Philippe Chatrier dopo tre anni, quando perse nei quarti da Serena Williams. Un campo che l’ha vista anche in finale nel 2012 e in semifinale l’anno successivo. L’avversaria è Alizè Cornet, ultima tra le teste di serie, contro le quali è avanti 4-3 negli scontri diretti. Due giocatrici che non si amano e che in passato non se le sono mandate a dire. Il primo set dell’azzurra è da incorniciare. La giocatrice romagnola è fina da subito aggressiva, con i piedi sempre dentro al campo, ruba sempre il tempo all’avversaria. La Cornet è sorpresa e non riesce a trovare le contro misure. La Errani chiude il primo set in 38 minuti e si porta immediatamente sul 2-0 nel secondo. Sembra una partita a senso unico con l’azzurra che sembra tornata quella dei tempi migliori. Poi la partita gira improvvisamente. La francese prende il comando del gioco, la Errani rallenta il proprio pressing. Con sei giochi consecutivi la Cornet pareggia il conto dei set. A inizio terzo set l’azzurra guadagna un break, ma è solo un’illusione di ripresa. La transalpina mette la freccia e si porta sul 4-1. La Errani con le ultime stille di energia si riporta sotto sul 4-3. Sul 5-3 la Cornet serve per il match che chiude a proprio favore solo al quinto match point. La Errani spiegherà in conferenza stampa che: “Il mio calo a inizio secondo set è dovuto a problemi allo stomaco che mi perseguitano fin dal torneo di Roma. Dalle analisi del sangue è emerso che ho valori del ferro sotto i valori minimi. Problematiche fisiche che non mi hanno permesso di allenarmi al meglio nell’ultima settimana”
(32) Alizé Cornet vs. Sara Errani 2-6 6-2 6-3
Scontro generazionale sul campo 3 tra Francesca Schiavone, 38 anni il 23 giugno, e la ventenne slovacca Viktoria Kuzmova. Duello anche tra stili completamente diversi, tra il tennis vintage della Leonessa e quello “bum bum” della giunonica avversaria. Brutta partenza dell’azzurra che va subito sotto 4-1. A fatica riesce a rimontare e a guadagnarsi il tie-break che perde nettamente. Nel secondo set è la Schiavone a portarsi avanti 3-1 e un break. La Kuzmova si riporta in parità ma è l’azzurra ad avere un set point sul 6-5 non concretizzato. La Schiavone arriva al secondo tie-break in debito d’ossigeno. La slovacca lo vince nettamente. Per lei è la prima vittoria in uno Slam all’esordio assoluto. In conferenza stampa la Schiavone è molto delusa per l’andamento della partita: “Sapevo bene come dovevo giocare, ma sono riuscito a farlo solo a tratti. Purtroppo ero anche un po’ stanca per le tre partite giocate nelle qualificazioni. 24 ore di riposo in più non sarebbero state male.” Sul futuro la Leonessa non ha ancora le idee chiare: “Con la mia classifica, n.265, rischio di non poter giocare a Wimbledon, a meno che non mi diano una wild card. Mi piacerebbe disputare la stagione sull’erba ma il futuro prossimo è molto nebuloso. Sono abituata a programmare la stagione su certi eventi, in questo momento non ho neppure la certezza di potervi partecipare”.
Viktoria Kuzmova b. Francesca Schiavone 7-6(2) 7-6(2)
Sul campo 6, con le tribunette gremite da tifosi azzurri, è arrivata la prima vittoria in una prova dello Slam per Matteo Berrettini, n.96 del ranking. Il romano ha sfruttato appieno la grossa chance avuta dal sorteggio che gli ha fatto incrociare il lucky loser Oscar Otte, n.157 del ranking. Primo set con il ventiduenne romano molto contratto (era la sua prima partita 3 su 5 sulla terra) che non riesce a recuperare il break subito sul 2-3. Il tedesco, buon servizio e discreto diritto, porta a casa il primo set senza fare cose straordinarie. Nel secondo set Berrettini inizia a inquadrare il campo con il diritto e la partita inizia a cambiare registro. L’azzurro spreca tre set point sul 5-4. Ne ha un quarto sul 6-5. Otte commette un doppio fallo e regala il set a Berrettini. Il romano è padrone del campo. Servizio e diritto castigano il tedesco che esce dalla partita. Il terzo e quarto set non hanno storia. L’azzurro al secondo turno affronterà una significativa prova del nove contro il vincente tra due marpioni come Gulbis o Muller. Berrettini si presenta in conferenza stampa molto soddisfatto: ”Sono contento, dopo un avvio di partita un po’ disordinato, di aver giocato una buona partita e, soprattutto di essere stato continuo per tre set. Avevo l’incognita di non aver mai giocato prima 3 set su 5 sulla terra. Ho sentito, da romano, più la pressione nel giocare a Roma che qua a Parigi. Negli ultimi tempi sono migliorato molto nella risposta e nel rovescio, i miei punti deboli. Tra Gulbis e Muller non ho preferenze, l’unico giocatore veramente da evitare in questo torneo è quello posizionato in cima al tabellone…”
Matteo Berrettini b. (LL) Oscar Otte 3-6 7-5 6-2 6-1