Gran Galà dello Sport: Noemi Basiletti: “Roberta Vinci è una persona straordinaria”. La madre di Federico Luzzi: “Fedelux ha svolto benissimo la sua funzione”

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Di Fabrizio Salvi

Il Gran Galà dello Sport, manifestazione che si è svolta a Castiglion Fiorentino (Arezzo) questa settimana, ha dato lo spunto per mettere in luce alcuni personaggi già affermati e accendere i riflettori su quelli che potranno diventare protagonisti del proprio sport.

È il caso di Noemi Basiletti, giovane tennista di San Vincenzo (Livorno), che è già passata agli onori della cronaca per la vittoria più brillante, quella del campionato nazionale under 12. Un carattere ancora da formare – ci mancherebbe, considerata l’età – e una sfrontatezza davanti ai microfoni ancora da affinare, ma in campo la giovane toscana si trasforma e mette tutto il meglio di sè.

Ciao Noemi, durante la premiazione abbiamo visto una foto che ti ritraeva insieme a Roberta Vinci. Che cosa significa per te?
“Roberta è una persona straordinaria. Ho guardato tutte le sue partite, soprattutto quando ha battuto la Williams. É stata un’emozione fortissima, spero di raggiungere tutti i suoi successi”

Sei ancora giovanissima, come ti dividi tra scuola e tennis?
“Il Tennis per me è un momento di svago e di distrazione dalla scuola. È il momento in cui mi diverto tantissimo. Senza quello non potrei vivere!”

Il più grande successo che hai ottenuto fino ad ora è stato il Campionato Italiano Under 12. Come hai vissuto quel momento?
“Per la prima settimana non l’ho realizzato, non mi sembrava vero! Poi allenandomi ho iniziato a capire cosa avevo fatto. In questo senso le persone accanto a me sono state fondamentali”!

Molti di coloro che sono poi diventati professionisti avevano un modello da seguire, tu ne hai uno?
“Roger Federer. Lui è il tennis ed è una persona eccezionale, sia dentro sia fuori dal campo”.

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L’occasione è stata ottima anche per parlare con Paola Cesaroni, madre del compianto tennista aretino Federico Luzzi e molto attiva nella promozione di attività che ne tengano la memoria viva.

Ciao Paola, come vivi la presenza del nome di Federico in serate come questa?
“Abbiamo il trofeo Luzzi Under 14 della Federazione, abbiamo Ail Arezzo Federico Luzzi e questa serata è la ciliegina sulla torta. É una bella manifestazione e ha una caratura; è molto ben frequentata dagli sportivi di alto livello (sul palco c’erano Alessandro Costacurta, Luis Muriel, Mario Cipollini e altri, ndr) e siamo veramente orgogliosi di farne parte. Sotto suggerimento del presidente del Circolo Tennis Castiglione, Giuseppe Pianaccioli, abbiamo deciso di andare un po’ controtendenza e premiare i giovani come Noemi Basiletti. È una bella cosa”.

Nel corso di questi 11 anni di Fedelux hai avuto sostegno e affetto da parte di moltissimi tennisti professionisti. È ancora così?
“Assolutamente si, ma sono io che mi sono un po’ allontanata dal mondo del Tennis. Fedelux è stata l’apripista ed ha generato Ail Arezzo, che è una realtà ormai consolidata che compie 10 anni quest’anno e sta andando benissimo. Fedelux ha già svolto la sua funzione e, probabilmente, chiuderà a fine anno”.

Un ruolo molto importante, quello di tenere vivo il nome di Federico Luzzi e aiutare la ricerca contro la leucemia-linfomi e mieloma. Adesso cosa farai?
“Guarderò il tennis dal divano. Il mio sogno è quello di tornare alla vita di persona normale, felice di aver fatto qualcosa di importante. Rimarrò sui social, nella redazione e come referente, ma da dietro le quinte. Sono 10-11 anni che lo faccio e sono felice di come andata, ma ho bisogno di fermarmi. Voglio fare la mamma e nonna dei miei nipoti”.

In ricordo di Federico Luzzi