ATP Roma – Quest’anno nessuno riesce a battere sul campo Novak Djokovic che supera in due set anche Diego Schwartzman conquistando il suo quinto titolo a Roma, il trentaseiesimo Masters 1000 e il titolo numero ottantuno della sua lista personale confermandosi indiscusso numero uno del mondo. Forse non è il miglior Djokovic di sempre, quello che non lasciava speranze ai suoi avversari, ma è sempre lo stesso grandissimo campione capace di andare oltre se stesso quando il gioco lo richiede.
Nole vince il sorteggio e sceglie di servire, guadagna un punto facile in uscita dal servizio, piazza una smorzata sublime ma poi perde due duri scambi, sbaglia con il dritto a campo aperto e cede il servizio lasciandosi sfuggire un rovescio al culmine di una lotta serrata sulla sua diagonale preferita. La palla passa a Diego che si trova ai vantaggi ma piazza tre prime vincenti e si salva. Tra un telefono che squilla nel silenzio del Centrale, spettatori che si muovono facendo rumore sugli spalti e la pioggia che inizia a cadere a intermittenza, il gioco va avanti con brevi interruzioni.
Il nervosismo di Djokovic è evidente e nel terzo game subisce un altro break. Si contano otto errori gratuiti del serbo, dei quali sei con il rovescio dopo pochi minuti, una manna per Schwartzman. Djokovic però si rimette in riga, gioca con grande umiltà, non sbaglia più a caso e si riprende i due break di svantaggio mettendo a segno l’aggancio e il sorpasso, seppur soffrendo. Nel decimo game Nole si prende il campo a partire dalla risposta, lo disegna con i suoi colpi precisi e letali e si procura un set point annullato dall’argentino che, mai domo, ritrova il suo spirito combattivo e si mette in salvo. Djokovic però ormai viaggia con il pilota automatico, non regala più niente e nel dodicesimo game strappa servizio e set all’argentino.
Il secondo parziale si apre come il primo. Djokovic tentenna e Schwartzman gli prende subito il servizio. Questa volta però Nole non lo lascia scappare e lo riaggancia subito tornando in vantaggio con un solido turno al servizio. Nole è via via sempre più a suo agio mentre l’argentino sembra perdere smalto. Il numero uno del mondo si rilassa un poco dopo la dispendiosa rimonta e Schwartzman ne approfitta subito per rianimarsi e costringerlo ad alzare nuovamente il livello per annullare due palle break nel quinto game. Djokovic ovviamente non si fa intimorire, annulla le palle break e sul suo servizio non si gioca più. E non c’è più partita neanche su quello dell’argentino che cede la battuta a zero nell’ottavo game mandando Nole a servire per il match che sale 40-0 e regala due punti per sbaglio prima di prendersi il titolo.
ATP ROMA
[1] N. Djokovic b. [8] D. Schwartzman 7-5 6-3