Di Roberto Ramazzotti
Intervistiamo oggi Fabrizio Ornago, n.423 ATP con un best ranking al n.389. Ventisei anni, lombardo, si è laureato in fisioterapia con una tesi sperimentale sulla sclerosi multipla. Da due anni, terminati gli studi universitari, ha intrapreso in modo deciso la strada del professionismo.
Facciamo un bilancio della tua attività stagionale sino ad ora, quali sono stati i risultati più importanti?
Il risultato più importante è stato sicuramente battere Nedelko nella finale del Futures di Kampala in Uganda, nel maggio scorso.
Obiettivi per la chiusura della stagione, pensi di migliorare il tuo best ranking?
In vista del nuovo regolamento non posso avere un obiettivo di ranking. Stiamo giocando con il vecchio ranking pensando già al nuovo senza sapere i cut off 2019. Per questo motivo ora comincerò a giocare prevalentemente Challenger per aumentare motivazione e qualità delle partite.
Quali sono i colpi su cui punti di più e su quali pensi di dover migliorare?
Credo di dover migliorare molto servizio e risposta per poter essere competitivo al massimo ad alto livello. Però più il livello si alza e più riesco a rimanere lucido e concentrato esprimendo al meglio il mio gioco. Questo è uno dei motivi per il quale con il mio team abbiamo deciso di cominciare a giocare con continuità tornei del circuito Challenger. Più che migliorare dei determinati colpi penso di dover migliorare il modo in cui sfruttarli e soprattutto usarli.
Attualmente dove ti alleni?
Mi alleno a Bellusco con Davide Recchia alla DR Tennis Academy.
Abbiamo visto durante lo scorso Next Gen ATP Finals a Milano qualche innovazione sul regolamento (game al 4, no advantage, conteggio secondi, etc), quali sono le novità che vorresti fossero introdotte nel circuito?
Il tennis è bello così com’,secondo me. Le donne hanno già la possibilità di parlare con il proprio coach. Game al 4 senza vantaggi porterebbero il tennis ad essere meno meritocratico. Penso che L’ATP e l’ITF con queste innovazioni, nuove classifiche e con i nuovi tornei previsti per il 2019 stia facendo un grosso sbaglio distruggendo soprattutto il tennis maschile. Basterebbero poche modifiche del sistema attuale per ridurre il numero di giocatori senza andare a stravolgere il movimento. Confido nella professionalità dell’ATP e dell’ITF e spero che questi cambiamenti possano veramente essere un miglioramento del nostro lavoro.
Come ti prepari mentalmente e fisicamente prima di entrare in campo? Hai un rito scaramantico o porti con te qualche oggetto porta fortuna?
Mi scaldo 30 minuti con la racchetta e poi subito prima del match mi riattivo fisicamente con esercizi di rapidità consigliati dal mio preparatore Matteo Castelnovo. Nel frattempo ripasso mentalmente ciò che dovrò fare in campo. Non ho nessuna scaramanzia in particolare.
Segui un’alimentazione particolare?
Quando sono a casa seguo i consigli della mia nutrizionista Elena Turla, ma quando sono in giro è davvero complicato.
Qualche curiosità tecnica per gli appassionati : che racchetta usi? In versione standard o customizzata? Corde e Tensione applicata?
Uso la Yonex VS piatto 100 con bilanciamento 31.8 a racchetta finita (incordata e con grip). Uso le corde Luxilon original e le tiro a 22/21 Kg circa in base alle condizioni.
Che importanza hanno i tuoi sponsor e parter tecnici per la tua attività?
Per me sono fondamentali. Senza Joma, Viemme servizi immobiliari e Teodori Spurghi non potrei permettermi di fare l’attività che sto facendo ora. Sarò a loro eternamente grato e continuerò a fare del mio meglio per ripagarli del loro aiuto.