Nel 1970 un giovane tennista jugoslavo di nome Zeljko Franulovic vinse il torneo di Montecarlo sconfiggendo in finale Manuel Orantes in tre set. Fino a quel momento la Jugoslavia non aveva potuto vantare alcun successo da parte dei propri tennisti e il trionfo di Franulovic fu accolto con grande entusiasmo in tutto il paese. La vittoria di Franulovic sulla terra battuta nel torneo monegasco accrebbe le aspettative di molti appassionati di tennis, impazienti di assistere alle sue partite al Roland Garros.
Il tennista jugoslavo poteva contare su un potente rovescio a una mano ed era in grado di effettuare insidiosi slices di dritto che gli consentivano di avvicinarsi alla rete per conquistare il punto. Dopo pochi mesi dal suo primo grande successo Franulovic partecipò al grande slam parigino, esaltando il pubblico fin dalle sue prime partite. Nel primo turno la giovane promessa del tennis sconfisse in tre set il tennista statunitense Roy Barth. Il turno successivo si rivelò più complicato per il tennista jugoslavo, che dopo aver vinto agevolmente i primi due set, perse consecutivamente il terzo e il quarto. Nel quinto e decisivo set Franulovic dimostrò di possedere una grande forza mentale e al termine dell’incontro riuscì a conquistare un break-point che gli consentì di vincere l’incontro.
Nel terzo turno Franulovic vinse in tre set, concedendo solo cinque games all’avversario Loyo-Mayo, garantendosi il proseguimento nel torneo. Negli ottavi di finale affrontò Lew Hoad, vincitore di quattro tornei dello slam tra il 1956 e il 1957. Il tennista jugoslavo non concesse alcun set all’avversario, esibendosi in un tennis spettacolare conquistandosi gli applausi del pubblico. Nella partita successiva Franulovic incontrò un’altra leggenda del tennis, lo statunitense Arthur Ashe, vincitore dello Us Open nel 1968 e dell’Australian Open nel 1970. L’obiettivo di Ashe era di aggiungere al suo palmares anche il Roland Garros e in quella stagione niente sembrava impossibile per il tennista statunitense. Franulovic non si lasciò impressionare dai successi del suo avversario e si aggiudicò il primo set col punteggio di 6-3.
Nel secondo set il campione statunitense reagì allo svantaggio e vinse con lo stesso punteggio con cui l’avversario si era conquistato il set precedente. Nel terzo set i due tennisti giocarono il loro miglior tennis, affascinando il pubblico. Franulovic riuscì a conquistare una palla break decisiva e ad aggiudicarsi il set col punteggio di 10-8. Ashe deciso a non arrendersi conquistò il quarto col punteggio di 6-4, portando l’incontro al quinto set.
Nell’ultimo e decisivo set Franulovic sorprese il pubblico vincendo col punteggio di 6-3 una delle partite più sofferte della sua carriera. In semifinale avrebbe affrontato un altro tennista statunitense, Cliff Richey. Franulovic, dopo esser andato in svantaggio per due set a uno, riuscì ancora una volta a vincere la partita al quinto set, conclusosi 7-5, raggiungendo la finale del grande slam parigino. Il tennista jugoslavo avrebbe conteso il titolo a Jan Kodes, un giovane tennista ceco, anch’egli a caccia del suo primo slam. La finale non fu emozionante come le altre partite del torneo che avevano caratterizzato il cammino di Franulovic, il quale riuscì a conquistare solo sei games in tutta la partita, perdendo col punteggio di 6-2 6-4 6-0. Il sogno del tennista jugoslavo si infranse dopo aver subito a rete sul match point il passante di rovescio dell’avversario.
Nonostante la delusione per non aver vinto il Roland Garros, Franulovic vinse in quell’anno altri due tornei sulla terra battuta, trionfando a Kitzbuhel e a Buenos Aires. L’anno seguente, sebbene non sia riuscito a spingersi oltre il terzo turno nei tornei dello slam, conquistò quattro tornei Atp, sconfiggendo Nastase per ben due volte, a Macon e a Buenos Aires, Cliff Richey a Indianapolis e Clark Graebner al Clean Air Classic di New York. Dopo un’ assenza di vittorie durata ben sei anni, Franulovic vinse il suo ultimo torneo a Monaco di Baviera sulla terra battuta, trionfando contro un giovane Victor Pecci. Dopo essersi ritirato nel 1980, Franulovic ha ricoperto ruoli importanti come quello di capitano non giocatore della nazionale croata di Coppa Davis. Divenuto nel 2005 direttore del torneo di Montecarlo, Franulovic con orgoglio partecipa ad ogni cerimonia inaugurale di quella importante manifestazione che nel ‘70 segnò il primo trionfo della sua indimenticabile carriera tennistica.