David Nalbandian e la rinascita del tennis argentino

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foto credit atptour.com

Nel 1977 il tennista Guillermo Vilas conquistò il Roland Garros sconfiggendo in tre set il tennista statunitense Brian Gottfried, diventando il primo argentino a vincere uno slam. Nello stesso anno Vilas sconfisse Jimmy Connors allo Us Open, imponendosi ai vertici del tennis mondiale. Nel 1978 si aggiudicò l’Australian Open battendo John Marks e l’anno successivo riuscì a difendere il titolo vincendo lo slam australiano nel 1979 contro John Sadri.

I tifosi argentini dovettero attendere il 1990 per assistere ad un trionfo di una tennista argentina, grazie alla vittoria di Gabriela Sabatini allo Us Open. Dopo quelle imprese sportive per molti anni nessun tennista argentino riuscì ad emergere, molti tifosi sudamericani erano convinti che il periodo d’oro argentino fosse terminato col ritiro delle due leggende del tennis. Nel 2002 un tennista ventenne di Cordoba attirò le attenzioni di numerosi appassionati di tennis, grazie al suo gioco potente a fondo campo, ai suoi tocchi di volèe sotto rete e al suo rovescio a due mani col quale era in grado di mettere in difficoltà i suoi avversari.

David Nalbandian partecipò al torneo di Wimbledon deciso a riscattare l’onore della sua nazione, desiderosa di veder trionfare nuovamente un tennista argentino in un torneo dello slam. Nel primo turno Nalbandian affrontò il tennista spagnolo Sanchez in una partita molto combattuta, vinta dall’argentino al quarto set col punteggio di 7-5 grazie al suo sangue freddo e ad una palla break decisiva. Nell’incontro successivo Nalbandian sconfisse Mathieu non concedendo nemmeno un set all’avversario. Nel terzo turno David si aggiudicò l’incontro con un triplo 6-2 ai danni del tennista svizzero Bastl. Negli ottavi di finale affrontò il tennista australiano Wayne Arthurs. Nalbandian, dopo aver vinto i primi due set, perse il terzo col punteggio di 6-2. Il quarto set terminò al tie break col punteggio di 9-7 in favore dell’argentino.

Nei quarti di finale Nalbandian si scontrò con Nicolas Lapentti in una battaglia epica. Lapentti, infatti, dopo aver perso i primi due set, fu autore di un’inattesa rimonta, vincendo il terzo e il quarto set, riportando la partita in parità. Nalbandian non si perse d’animo e riuscì a conquistare il quinto e decisivo set col punteggio di 6-4, raggiungendo la semifinale.

Gran parte del pubblico rimase affascinato dai suoi colpi, dal suo stile e dalla sua capacità di emergere nei momenti difficili. In semifinale avrebbe sfidato Xavier Malisse. Il match fu molto simile ai quarti di finale, Nalbandian era riuscito ad aggiudicarsi i primi due set, ma perse il terzo e il quarto col punteggio di 6-1 6-2. Gli appassionati di tennis erano convinti che il tennista argentino avrebbe perso e che il suo cammino a Wimbledon si sarebbe interrotto.  Nalbandian sorprese ancora una volta il pubblico, vincendo il quinto set col punteggio di 6-2, raggiungendo la finale a Wimbledon.

A contendergli il titolo sarebbe stato Lleyton Hewitt, numero uno del mondo e vincitore nel 2001 dello Us Open. Entrambi i giocatori erano tesi. Nalbandian subì un break, cercò di accorciare lo svantaggio spostando l’avversario con colpi molto angolati, ma Hewitt grazie riuscì a recuperare ogni palla, riuscendo col suo potente dritto a prendere il sopravvento. Il tennista argentino non riuscì ad entrare in partita e con un doppio fallo perse il primo set col punteggio di 6-1.

Nel secondo set Hewitt attaccò l’avversario imponendosi negli scambi e guadagnando la rete dove conquistò numerosi punti grazie alle sue volèe. Nalbandian non riuscì a strappare il servizio all’avversario, che con la sua battuta realizzò molti ace e concesse pochissimi errori. Nalbandian perse il secondo set col punteggio di 6-2 disperandosi per non riuscire ad esprimere il gioco emozionante che aveva contraddistinto le sue precedenti partite nel torneo.

Le speranze di Nalbandian svanirono sul match point per l’australiano, dopo un lungo scambio tra i due rovesci, fu costretto da Hewitt a giocare un dritto che uscì fuori dal campo. Il terzo set si concluse col punteggio di 6-2, vanificando le speranze argentine di veder trionfare a Wimbledon un proprio connazionale. Dopo la sconfitta a Wimbledon Nalbandian ottenne successi importanti come la vittoria alle Atp Finals nel 2005 contro Roger Federer. Il tennista argentino vinse la Masters Cup grazie ad una rimonta emozionate, infatti dopo aver perso i primi due set al tie break, vincendo il terzo set col punteggio di 7-6, il quarto set col punteggio di 6-1 e il quinto e decisivo set al tie break col punteggio di 7-3 laureandosi campione.

Nel 2007 Nalbandian vinse due Maters 1000 a Parigi e a Madrid sconfiggendo Federer e Nadal, dimostrando di poter competere con le due leggende del tennis dominanti in quel periodo. Nonostante i suoi grandi successi e il suo gioco avvincente, Nalbandian non riuscì a raggiungere nuovamente la finale in un torneo dello slam, fermandosi in semifinale al Roland Garros, allo Us Open e all’Australian Open. L’ascesa del tennis argentino era ormai inarrestabile e nel 2004 due tennisti argentini si affrontarono nella finale del Roland Garros, vinta da Gaston Gaudio contro Guillermo Coria.  

Nel 2009 Juan Martin Del Potro, un giovane tennista di 21 anni nato a Tandil, sconfisse Roger Federer nella finale dello Us Open, vincendo lo slam statunitense. Nel 2016 l’Argentina riuscì a vincere la tanto desiderata Coppa Davis in una finale emozionante contro la Croazia col punteggio di 3-2 grazie alle vittorie di Del Potro e di Delbonis, consacrandosi come una delle nazioni più importanti nel mondo del tennis. David Nalbandian, sebbene non abbia mai vinto uno slam, ha il merito di aver segnato la rinascita del tennis argentino: il suo gioco emozionante, la sua passione e l’orgoglio per la sua nazione hanno infatti ispirato i suoi successori nelle loro imprese.