Alexander Zverev è diventato “grande” e con una incredibile rimonta ha superato Pablo Carreno Busta conquistando la prima finale Slam in carriera. L’ultimo giocatore tedesco ad arrivare all’atto finale di New York era stato Michael Stich nel 1994 e il pensiero deve aver pesato non poco nella testa di Zverev che per un’ora e mezza non è riuscito a giocare bloccato dalla paura.
Per i primi due set la partita è stata condizionata da due fattori strettamente collegati tra loro. Zverev è sceso in campo paralizzato dalla tensione mentre Carreno Busta non ha fatto neanche in tempo a sentirla. Il tedesco ha adottato una tattica conservatrice giocando sotto ritmo gli scambi da fondo e lo spagnolo ha fatto presto a prendere il controllo della situazione.
I colpi di Zverev uscivano lenti dando così a Carreno il tempo per colpire la palla con convinzione trovando ritmo e ottime angolazioni con le quali si è velocemente impadronito nel campo. Dopo mezz’ora il punteggio recitava un pesantissimo 5-1 in favore dello spagnolo grazie al doppio break messo a segno nel quarto e sesto game. Al momento di chiudere lo spagnolo ha avuto le prime incertezze e ha commesso i primi errori che hanno permesso a Zverev di strappargli il servizio e tentare la rimonta che si è però subito spenta. Il tedesco si è rimesso a giocare in difesa lasciando il gioco nelle mani dello spagnolo che alla seconda occasione di servire per il set ha chiuso con sicurezza.
Nel secondo parziale Zverev è completamente sparito dal campo. Lento nella ricerca della palla, tradito più volte dal dritto e dal servizio il tedesco ha subito un parziale di cinque giochi a zero prima di dare qualche segnale di risveglio e ha evitato il bagel strappando il servizio a Carreno tenendo poi il suo per la prima volta a zero. Lo spagnolo ha però mantenuto i nervi saldi e ha sfruttato l’ampio margine di vantaggio chiudendo 6-2.
Nel terzo set è cominciata un’altra partita. Sotto nel punteggio, con ormai più niente da perdere, Zverev ha iniziato a giocare, a partire dal servizio, e si è fatto via via sempre più aggressivo. Nel quarto game il tedesco ha trovato finalmente la risposta mettendo a segno il break ma appena passato in vantaggio si è di nuovo bloccato restituendo il servizio allo spagnolo. Gli schemi sono saltati, Zverev si è scrollato di dosso la tensione e ha iniziato a comandare il gioco con colpi sempre più potenti e precisi. Gli scambi si sono fatti più brevi e lo spagnolo ha iniziato a sbagliare con maggior frequenza cedendo nuovamente la battuta nel sesto game. Zverev ha consolidato il vantaggio con due turni a zero al servizio chiudendo 6-3.
Nel quarto set la situazione si è ripetuta e Zverev, ancora avanti di un break ottenuto nel terzo game, al momento di mettere le mani sul punteggio, si è fatto riprendere. Carreno è rientrato momentaneamente in gioco approfittando di un calo del tedesco che si è però riacceso nel settimo game e, avvicinandosi sempre di più al campo, ha trovato ottime accelerazioni con entrambi i fondamentali che hanno spento le resistenze dello spagnolo, costretto a salvare il servizio da 0-40 annullando tre set pin consecutivi prima di cedere davanti ad un altro turno di battuta autoritario del tedesco.
Il parziale decisivo si è aperto con un lungo scambio perso da Carreno che subito dopo, per togliersi da un altro duro braccio di ferro, ha tentato una smorzata che però si è spenta in rete e si è trovato 0-30. Zverev non si è lasciato sfuggire la preziosa occasione e ha messo a segno il break. Questa volta il tedesco non si è sottratto alle sue responsabilità continuando a giocare in modo aggressivo, prendendo spesso la rete e servendo in modo impeccabile. Per lo spagnolo non c’è più stato niente da fare, se non annullare un match point nel nono game con un coraggioso dritto inside out, prime di cedere per la seconda volta il servizio e permettere a Zverev di gioire.
US OPEN 2020
[5] A. Zverev b. [20] P. Carreno Busta 3-6 2-6 6-3 6-4 6-3