Perché il Tennis dovrebbe seguire la Formula 1

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tennis campo terra rossa

Il mondiale di automobilismo ricomincerà il 5 luglio dal circuito austriaco Red Bull Ring

Tennis e Formula 1, c’è qualcosa in comune tra i due sport? Una ce n’è sicuramente: entrambi sono sport di caratura internazionale. I protagonisti, così come gli addetti ai lavori, provengono da ogni angolo del globo e si assembrano all’interno del paddock, dove si aggirano migliaia di persone che lavorano, programmano ed eseguono a stretto contatto.

E così avviene nel tennis dove a muoversi non sono solo i giocatori, il loro staff e i famigliari – che già di per sé non sarebbero certamente pochi -, ma va tenuto conto tutto quel lotto di persone che vanno dagli organizzatori, manutentori, aiutanti vari, ball boys e via dicendo. Detto che qualche “taglio doloroso” può essere fatto, come ad esempio quello dei raccattapalle, viene più complicato pensare di ridurre all’osso i componenti della macchina organizzativa.

Ma qui sta la fortuna del tennis che, ricordiamolo, è in stop fino al prossimo 13 luglio in attesa di capire se ci saranno le condizioni per una ripresa oppure o no. La fortuna starebbe proprio nelle somiglianze con la Formula 1 in termini di internazionalità. Tradotto, se ci saranno le condizioni per gareggiare un Gran Premio, allora si aprirà uno spiraglio anche per rivedere il tennis nella sua espressione massima, ossia quella dei tornei Challenger e ITF, e del mondo ATP e WTA.

Il gran premio di Austria è in programma per il prossimo 5 luglio e sarà un bel banco di prova anche se, vale la pena rammentarlo, l’evento si svolgerà a porte rigorosamente chiuse.

In attesa di vedere come si svilupperà la cosa, il tennis italiano muove i suoi passi verso una ripresa grazie a MEF Tennis Events che ha organizzato un mini-circuito che comincerà il prossimo 15 giugno al quale parteciperanno molti big italiani, tra i quali Fabio Fognini