Day 7: Nadal sconfitto 15-13 al quinto mentre Federer passeggia

0
286

Da Wimbledon, Alessandro Terziani

 

A che partita abbiamo assistito, una di quelle che un giorno potremo dire “Io c’ero”. Gilles Muller e Rafa Nadal hanno dato vita a una delle partite più emozionanti degli ultimi anni, sicuramente la migliore di un’edizione di Wimbledon finora piuttosto avara di incontri memorabili. Un bellissimo spot per il tennis. Ha vinto il 34enne lussemburghese dopo una battaglia infinita terminata 15-13 al quinto set dopo ben 4 ore e 48 minuti, con l’ultima frazione di gioco durata 2 ore e 15 minuti. Nadal esce sconfitto nonostante abbia realizzato 198 punti contro i 191 dell’avversario. Lo spagnolo, dopo essere stato sotto di due set, ha sventato ben quattro match point nel quinto set senza averne alcuno a disposizione. Muller, che eguaglia il suo migliore risultato in uno Slam (quarti agli US Open 2008), aveva già vinto una volta contro un Nadal 19enne proprio a Wimbledon nel 2005. La grande sorpresa di questo Big Monday è servita. I Championships perdono uno dei grandi favoriti alla vittoria finale. Un Nadal opaco anche negli scambi da fondocampo che è incappato nella partita della vita di Muller (95 vincenti e 30 ace).

 

Il primo set è un monologo del lussemburghese che tiene con facilità i propri turni di servizio e scende a rete come sa fare. Nadal perde il servizio a metà parziale e indirizza a suo sfavore questo inizio di partita.

 

La ripresa non va molto meglio per lo spagnolo che non riesce a sbrigliarsi dalle tenaglie che lo stringono e non gli fanno sviluppare il suo gioco. Muller toglie tempo e possibilità a Nadal giocando un set perfetto che viene certificato dal break nel finale che gli vale anche il secondo set. Due set a zero e iniziano i mormorii del pubblico del Court 1.

 

Nessuno si aspettava che dopo un’ora e mezzo Nadal fosse già costretto ad inseguire una rimonta diventata col passare dei minuti sempre più difficile. Invece, proprio nel momento del bisogno, gli arriva in soccorso Muller, diventato poco a poco più passivo e meno propositivo. Anche questa volta c’è un break a fare la differenza, ma è a favore del maiorchino che merita ampiamente di vincere il terzo set.

 

Il quarto set è una fotocopia del terzo, con un solo break a favore di Nadal sufficiente per pareggiare il conto dei set. Lo spagnolo, non brillante nel gioco ma decisamente straripante dal punto di vista caratteriale, appare a questo punto nettamente favorito nel set decisivo.

 

Nel quinto set tutti aspettano da un momento all’altro il break di Nadal ma fino al 5-4 per Muller non succede nulla di particolare, salvo il riversarsi nella piccola tribuna stampa del Court 1 di tutti i colleghi che erano ad assistere al match di Federer sul Centre Court. Posti per i giornalisti sold out, quasi come fosse una finale. Un doppio fallo dello spagnolo regala improvvisamente due match point consecutivi a Muller. Ma Nadal tira fuori gli attributi e, soprattutto, il servizio con il quale mette a segno quattro prime vincenti (due ace) consecutivi, 5-5. Sul 6-5 Muller è lo spagnolo ad avere una palla break che è quasi un match point, ma questa volta è un ace del mancino lussemburghese a sventarla. Si giunge sul 9-9, quando Nadal non sfrutta addirittura quattro palle break per la disperazione del connazionale Fernando Llorente (ex attaccante della Juventus) seduto proprio davanti a noi. Tre prime del lussemburghese (due ace) e siamo 10-9 Muller. Colpi di scena ed emozioni si inseguono. Siamo ormai passati dalla storia all’epica. Il match iniziato sotto un sole cocente, si gioca adesso completamente all’ombra con una temperatura decisamente frizzante. Anche nel tennis vale come nel calcio, goal sbagliato goal subito. Alle quattro chance di break di Nadal seguono altri due match point per Muller che Nadal annulla con coraggio,10-10. Si entra in una fase di gioco dove sono i servizi a prevalere. Senza palle break si arriva sul 14-13 Muller. Nadal, visibilmente stanco, stecca un diritto e offre il quinto match point al lussemburghese. Un diritto lungo dello spagnolo, con la visibilità ormai ridotta al minimo, chiude la contesa all’approssimarsi delle cinque ore di gioco. Per entrambi i giocatori una lunghissima standing ovation.

 

Muller b. Nadal 6-3 6-4 3-6 4-6 15-13

 

 

Nel frattempo, mentre Nadal iniziava il terzo set, Federer cominciava il suo incontro contro Dimitrov sul Centre Court, a soli 50 metri di distanza. Era dal 2011 che lo svizzero (sconfitto nei quarti con Tsonga) e lo spagnolo (perdente in finale con Djokovic) non arrivavano contemporaneamente alla seconda settimana a Wimbledon.  

 

Come nei cinque precedenti confronti tra i due, si è imposto Federer in totale controllo. Mai il bulgaro ha dato l’impressione di poter ribaltare il corso della partita. C’è stato equilibrio solo fino al 4-4 del primo set quando Federer ha piazzato il break decisivo. Il secondo set è volato via in un amen con lo svizzero sempre implacabile al servizio. Federer ha concesso le uniche due palle break, e il break, sul 4-3 del terzo set in un momento di distrazione che non gli ha comunque impedito di chiudere in tre set durati 1 ora e 38 minuti mentre sul vicino Court 1 Muller e Nadal erano ancora 4-3 al quinto.

 

Un Federer “normale”, sempre che si possa utilizzare tale aggettivo con un fenomeno come lo svizzero, che non ha avuto necessità di compiere sforzi particolari per avere la meglio su un Dimitrov ancora deludente nelle grandi occasioni.

 

Federer b. Dimitrov 6-4 6-2 6-4