Day 13: Roger Federer immenso, ottava meraviglia a Wimbledon e 19° Slam

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Da Wimbledon, Alessandro Terziani

 

Roger Federer supera Marin Cilic in tre set e vince per l’ottava volta il torneo di Wimbledon. Una finale senza storia, poco emozionante, che ha avuto l’esito che gli appassionati di tutto il mondo, tranne forse i croati, si auspicavano. Tanta, troppa, la differenza vista oggi in campo.

 

Alla vigilia, nonostante i precedenti recitassero 6-1 Federer, si ricordavano le ultime sfide tra i due. La semifinale agli US Open 2014 vinta da Cilic che poi avrebbe vinto il torneo, unico Slam nel suo palmares, e il quarto di finale qui a Wimbledon lo scorso anno, con lo svizzero che vinse in cinque set dopo essere stato in svantaggio di due set e aver annullato tre match point nel quarto. Ma quello era un altro Federer. Quello ammirato oggi è un giocatore che, oltre alla solita immensa classe, è in una splendida condizione fisica e in piena fiducia. Cilic gli è stato inferiore sotto tutti gli aspetti, soprattutto nei colpi iniziali. Il croato doveva sperare in una gran giornata al servizio per poter avere delle chance. Così non è stato. Dall’altra parte Federer ha concesso una sola palla break in tutto l’incontro ed è riuscito a non farsi mai leggere il servizio impedendo a Cilic di rispondere in modo efficace.

 

Con la vittoria numero 8 a Wimbledon, Federer stacca William Renshaw (1881-86, 1889) e Pete Sampras (1993-95, 1997-2000) fermi a 7 Championships. Il campione svizzero tocca quota 19 Slam, aumentando il distacco su Nadal (15). A 35 anni e 342 giorni, Federer diventa il più vecchio vincitore di Wimbledon nell’Era Open. E’ la prima volta che trionfa a Wimbledon senza perdere un set, nell’Era Open era successo solo a Borg nel 1976. Federer è il primo giocatore nella storia a raggiungere 11 finali nello stesso Slam, superando Nadal (10 finali al Roland Garros) e Tilden (10 finali agli US Open). Raggiungendo 29 finali Slam allunga il margine su Nadal, secondo a 22. Le statistiche testimoniano la grandezza assoluta di Federer, ma gli aridi numeri non possono esprimere il sentimento di gioia pura per gli appassionati di vedere ancora all’opera questo campione senza tempo e dalla grazia infinita. Un fenomeno piovuto dal cielo che ha cambiato per sempre la storia del tennis.

 

Avvio di match piuttosto contratto per entrambi, poche prime e diversi errori. La posta in palio è altissima. Sul 2-1 Cilic, Federer concede quella che sarà l’unica palla break dell’incontro. Sulla seconda dello svizzero il croato mette la risposta in rete. Il gioco successivo è quello che dà una svolta decisa alle sorti della partita. Cilic è in gravi ambasce al servizio e va sotto 0-40. Dopo due errori, Federer effettua il break alla terza occasione e si porta sul 3-2. Lo svizzero tiene due volte il servizio senza concedere un punto e va sul 5-3. Ancora problemi in battuta per il croato che concede un nuovo break e il set con un netto doppio fallo, 6-3 Federer.

 

Tragico avvio di secondo set per Cilic che subisce ancora un break e si ritrova sotto 3-0 in un amen. Al cambio di campo si scioglie in un pianto irrefrenabile, una crisi emotiva per la troppa tensione accumulata. Il pubblico accoglie il suo rientro in campo con un caloroso applauso, il rischio che tutto finisca troppo presto è molto elevato. Federer adesso gioca a braccio libero, e che braccio. Un ace del campione di Basilea chiude con un netto 6-1 il secondo set allo scoccare della prima ora di gioco.

 

Cilic chiede l’intervento sanitario per farsi medicare il piede sinistro. Un time out dal sapore molto tattico. La pausa non trova impreparato Federer che non rischia nulla nei turni di battuta. Sul 3-3 due clamorosi errori di Cilic con il diritto regalano il break decisivo allo svizzero. Sul 5-4 Federer serve per i Championships, il suo ottavo ace concretizza il secondo match point a disposizione. Sono le 3,51 p.m., Roger Federer alza le braccia al cielo. Dopo cinque anni è di nuovo campione di Wimbledon, per l’ottava volta. Alza lo sguardo verso il suo box e vede Mirka con i quattro gemellini seduti sulla balaustra. Sul suo viso scorre una lacrimuccia.     

 

Che obiettivi potrà ancora mai avere Federer, a 36 anni, avendo già vinto tutto? Non lo sa neppure lui; per il momento si diverte come forse non ha mai fatto in carriera. Gli US Open lo vedranno come il naturale favorito e chissà che entro l’anno non torni a occupare il trono mondiale. Quello che a tutti gli appassionati preme veramente è continuare a vederlo danzare sul campo da tennis.

 

Federer b. Cilic 63 61 64