ATP Umago: Cecchinato in semifinale, altro che scommesse!

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Di Ciro Battifarano

A Umago Marco Cecchinato fa eco a Fabio Fognini (in semi a Bastad) e raggiunge con autorità la quarta semifinale in stagione (ed in carriera), battendo in due set il serbo Laslo Djere.

Dopo una partenza a strappi, che vede il tennista palermitano andare sotto di un break, Marco trova il suo ritmo e da 2-4 ribalta il punteggio, conquistando il set con un parziale di 16 punti a 3 e mettendo a tacere anche i numerosi detrattori che sui social già inneggiavano, con cattiveria gratuita, alle scommesse. È un Marco nuovo, lo abbiamo conosciuto di persona e gli crediamo, come del resto sarebbe cosa buona e giusta se fossimo tutti un po’ più garantisti e meno sputasentenze. Nel secondo parziale c’è partita soltanto nei primi due game, giocati ai vantaggi. Marco riesce a portarli a casa entrambi e, forte del break conquistato, non lascia quasi più nulla al suo avversario, se non il game della bandiera (dopo aver vinto 9 giochi consecutivi) prima di chiudere l’incontro al servizio.

Con questo risultato Marco ritoccherà ulteriormente il suo miglior ranking (attualmente numero 27) al numero 25 o al numero 26 (se Gasquet dovesse vincere il titolo a Bastad). 

Tra Marco e la seconda finale ATP (dopo la favola a lieto fine di Budapest) ci sarà Marco Trungelliti, nella rivincita della partita (ricca di polemiche) di secondo turno del Roland Garros. Per il ventottenne argentino continua la stagione positiva, per meriti e per fortuna. Dopo il primo titolo Challenger a Barletta e la favola a lieto fine del viaggio da lucky loser da Barcellona a Parigi, arriva anche la prima semifinale ATP, proprio ad Umago dove vinse la prima partita nel circuito contro Paolo Lorenzi nel 2012. A farne le spese il russo Evgeny Donskoy che nella partita odierna non è riuscito ad impensierire in alcun modo in risposta l’argentino. 

Il campione uscente Andrey Rublev viene eliminato in due set da Robin Haase. Il giovane russo, classe 1997, è ancora in fase di rodaggio nel rientro in campo dopo tre mesi di stop causa infortunio alla schiena e la fatica di ieri sera per portare a casa l’incontro in tre set contro Auger-Aliassime si è fatta sentire contro il più esperto avversario olandese, che Rublev aveva sempre battuto nei due precedenti. Particolarmente positiva per Haase la parentesi di tornei su terra battuta post Wimbledon, durante la quale ha colto i suoi migliori risultati in carriera. Ad eccezione della finale raggiunta a Vienna nel 2013, infatti, i suoi migliori risultati sono arrivati tutti nella seconda metà di luglio: a Kitzbuhel ha conquistato, nel 2011 e nel 2012, i due unici titoli in singolare che ha in bacheca, e a Gstaad nel 2013 e nel 2016 ha raggiunto le altre due finali. Tra l’olandese e la sesta finale nel circuito ci sarà domani l’argentino Guido Pella, ancora in cerca del primo titolo ATP, dopo le finali di Rio nel 2016 e Monaco nel 2017, per non essere magari ricordato solo per la vittoria a sorpresa su Cilic a Wimbledon

Risultati:

G. Pella b. D. Lajovic 7-6(3) 7-5 
[6] R. Haase b. [4] A. Rublev 6-3 7-6(6)
[3] M. Cecchinato b. L. Djere 6-4 6-1
[Q] M. Trungelliti b. E. Donskoy 6-1 6-4