Jannik Sinner si arrende a Carlos Alcaraz dopo tre ore di puro spettacolo tennistico e un’altalena di emozioni infinita. Lo spagnolo conquista il trofeo del torneo di Pechino subentrando proprio all’azzurro e porta a diciassette il conto dei titoli vinti in carriera. Si ferma così a sei la striscia di finali vinte da Jannik in questa fantastica stagione che lo vede numero uno del mondo assoluto.
La partita comincia con Alcaraz al servizio e i ragazzi se le suonano subito a tutto braccio senza rallentare. Jannik insiste sulla diagonale del rovescio e ottiene due ottimi punti ma quando lo spagnolo riesce a spostarsi per colpire con il dritto piazza vincenti a destra e a sinistra, tiene il suo turno di battuta e si procura tre palle break subito dopo. Nel momento del bisogno Jannik finalmente riesce a incidere con il colpo di inizio gioco e si salva mettendo in fila cinque punti consecutivi. Non gli va altrettanto bene però nel turno successivo, la prima continua a latitare, la seconda non fa male e il break in favore dello spagnolo arriva come logica conseguenza. Confermato l’allungo, Alcaraz sembra stabilmente indirizzato verso la conquista del set ma Jannik reagisce, trova un rendimento più costante al servizio, si fa sentire in risposta e nel nono game strappa il servizio al suo avversario. Completato l’aggancio sul cinque pari, Jannik raggiunge il tie break con il brivido dopo aver annullato un set point nel dodicesimo game concesso con due doppi falli consecutivi da destra. I primi sei punti del tie break sono da manuale del tennis da parte di entrambi ma dopo uno scambio di regali è Alcaraz a prendere ancora una volta il sopravvento salendo 6-4 con due set point a disposizione. Un’altra volta, quando il pericolo è imminente Jannik diventa infallibile, difende, attacca, serve solo prime e con tre punti consecutivi chiude 7-6 al primo set point utile, conquistando il diciottesimo tie break sui diciannove disputati quest’anno.
Nel secondo set il livello rimane altissimo, i colpi viaggiano a una velocità pazzesca e si seguono i servizi senza grossi rischi fino al tre pari quando Alcaraz sfoga tutta la sua aggressività tra discese a rete e risposte vincenti e si procura due palle break consecutive ma Jannik è implacabile. L’intensità della sfida sale ulteriormente e la svolta arriva nell’ottavo game. Lo spagnolo è costretto a giocare ventuno punti e a salvare due palle break alzando via via il livello del gioco ma lo sforzo compiuto lo carica e subito dopo allunga prendendosi il servizio di Jannik e chiudendo 6-4.
Alcaraz riparte in fiducia totale nel set decisivo e nel terzo game ottiene subito il break sul servizio di Sinner il quale si trova sotto 15-40 anche nel quinto game ma recupera e rimane in scia anche se distanziato. Il problema è strappare il servizio allo spagnolo che viaggia con percentuali da capogiro. La soluzione arriva nell’ottavo game con l’ennesimo colpo di scena della forza mentale di Jannik che spara missili da ogni dove, recupera lo svantaggio, aggancia e sorpassa Alcaraz nel punteggio. Passate le tre ore di gioco la battaglia è all’ultimo sangue e all’ultimo respiro tra i due indomiti guerrieri che se la vedono ancora al tie break. I due fenomeni si fronteggiano a colpi di gran classe spingendosi oltre al limite. Jannik parte in allungo e sale 3-0 ma Alcaraz cambia passo e con un parziale di sette punti a zero lo riaggancia si prende la vittoria.
ATP PECHINO 2024
[2] C. Alcaraz b. [1] J. Sinner 6-7(6) 6-4 7-6(3)