Un epilogo amaro, ma che nulla toglie al percorso di Jasmine Paolini che in questi quindici giorni di permanenza londinese ha fatto innamorare il pubblico di Wimbledon. L’azzurra è stata battuta in tre set da Barbora Krejcikova – 6-2 2-6 6-4 – che si prende così il secondo slam in carriera in singolare (dopo il Roland Garros nel 2021) ed è la seconda ceca di fila ad alzare il trofeo dopo la vittoria di Vondrousova dello scorso anno.
LA PARTITA – L’avvio non è stato quello certamente pianificato da Paolini che sceglie di servire e va subito sotto nel punteggio. La tensione era viva e presente – comprensibilmente – nell’ambiente e ci vorrà un turno di servizio già da giocare con l’acqua alla gola (2-0 e break di svantaggio) per azionare Paolini, che prende il coraggio a quattro mani e, nonostante il prolungarsi del game e l’aumentare del pathos, vince il parziale. Nonostante un miglioramento complessivo dei colpi, la fase di rottura nel punteggio è tuttavia prolungata da Krejcikova che, seppur non brillando particolarmente, riesce a fare leva sulle crepe del gioco dell’italiana, evidenziandole anche col punteggio che nel frattempo lievita fino al 5-1. L’azzurra non riesce proprio ad essere efficace in risposta e il set scivolerà via con un secco 6-2 in 35 minuti. Le statistiche spiegano di come Krejcikova abbia perso solo 4 punti al servizio e vinto ben 33 punti complessivi, contro i 19 di Paolini. Un’enormità.
Se c’è una lezione che tutti quanti hanno appreso durante questi ultimi mesi questa è: mai dare Paolini per vinta. La toscana si prende qualche minuto per andare in bagno a fine set, mettere un punto e voltare pagina. La partita, infatti, cambia drasticamente e da lì in avanti si vede un’altra Jasmine; Più attiva, più precisa, più pungente. Insomma, più decisa a prendersi il suo destino invece che subirne la pesantezza. Il secondo set termina col punteggio di 6-2 a suo favore e una sensazione che Paolini sia riuscita a ribaltare completamente il trend rispetto al parziale precedente.
Nel terzo set il servizio si eleva a vero protagonista almeno fino al 3 pari, momento che si rivelerà decisivo. Krejcikova ha una palla break – sciupata con uno slice lungo -, ma ne avrà subito dopo un’altra che capitalizzerà grazie a un doppio fallo di Paolini. Jasmine ha provato a regalarsi ancora una chance tenendo il servizio del 5-4. In quel momento la futura campionessa Krejcikova ha messo la griffe, giocando in maniera coraggiosa e andandosi a prende il trofeo al terzo match point, dopo aver salvato anche due palle break.
Paolini potrà comunque consolarsi ripensando a questo 2024 che è stato ricco di soddisfazioni e, a parte le due finali Slam tra Roland Garros e Wimbledon, farà le valige da numero 5 al mondo.