Giornata in chiaroscuro su Wimbledon, non solo per il cielo che alterna sole e nuvole, ma anche per i risultati ottenuti di Fabio Fognini e Matteo Arnaldi, curiosamente impegnati uno di fianco all’altro sui campi 15 e 16.
Una delle partite di piú interessanti di questo primo turno era senza dubbio quella tra Arnaldi e Tiafoe, entrambi fuori dal giro delle teste di serie, ma giocatori di caratura. Arnaldi ha espresso un gioco armonioso e capace di anestetizzare quello dello statunitense per due set – 7-6(5) 6-2 -, poi qualcosa é cambiato. Tiafoe ha infatti preso in mano la situazione e ha cominciato ad impostare il suo gioco in maniera piú ordinata, riducendo anche il numero degli errori. Il risultato sará la vittoria dei restanti tre set – 6-1 6-3 6-3 – che gli pemertteranno di chiudere l’incontro in tre ore e 9 minuti di gioco.
Il sole arriva da Fabio Fognini che sta ritrovando una condizione fisica di spessore e la sta combinando alla classe che gli é sempre appartenuta. La vittoria di oggi contro Luca Van Assche per 6-1 7-3 7-5 ha lasciato buone sensazioni e un avversario stimolante da affrontare nel prossimo turno: Casper Ruud. “Io gli ho dato poche chance (riferendosi a Van Assche, ndr) e sono contento perché ho vinto una bella partita a 37 anni e mi diverto ancora… in questi tornei qui soprattutto. – Fognini continua le sue dichiarazioni alla stampa – Amo la competizione, quei tornei piccoli che ho giocato non mi hanno motivato. Ho preso una decisione importante da qui a fine anno (e alla fine della mia carriera, aggiunge). Li ho giocati, ho fatto schifo. Preferisco giocare le quali dei tornei grandi e che mi divertono. Sono sempre uscito (da Wimbledon, ndr) con la cosa di dire… se ci avessi creduto di piú. Questo rammarico é di dire che a 37 avrei potuto fare molto piú perché mi piace, ho mano, sono veloce, anche se non servo bene… peró non si possono aver tutte. – Conclude parlando del prossimo avverssario, Ruud – Sicuramente nei primi 10 é quello piú abbordabile, nel senso che in questa superficie fa piú fatica rispetto agli altri. Ha fatto finali slam e va rispettato per questo. E’ una partita che mi piace, a 37 anni giocare in questa superficie, su un bel campo, con un top 10 é quello che mi premia.