US Open – Gli Us Open di Matteo Berrettini sono finiti ai quarti di finale davanti alla solidità di Casper Ruud che lo ha battuto in tre set raggiungendo la prima semifinale in carriera a New York e, specialmente, mantenendo vivo il sogno di diventare numero uno al mondo, nella sfida a distanza con Carlos Alcaraz, se non saranno proprio loro a giocarsi il titolo e il primo posto in classifica all’ultimo sangue nell’atto finale.
L’inizio è stato un incubo per Berrettini che non ha trovato la risposta, a dimostrazione dei progressi fatti dal norvegese su questo fondamentale rendendolo un suo punto di forza. E infatti suoi propri turni di battuta Ruud ha concesso briciole mentre Berrettini, con la prima messa in campo a singhiozzo e con un dritto poco incisivo quando cadeva in campo se non fuori o finiva in rete, si è trovato a subire sul lato del rovescio cedendo due volte il servizio. Sullo 0-5 Matteo ha evitato il bagel ma poi Ruud ha chiuso 6-1 in meno di mezz’ora con un altro solido turno di battuta e in totale dominio degli scambi.
Niente è cambiato nel secondo parziale. Ruud, preciso in risposta e fenomenale in fase difensiva aspettando il colpo per invertire la tendenza dello scambio e passare all’attacco, ha messo a segno il break nel terzo game nonostante due ace e sei prime palle messe in campo da Matteo. Incapace di reggere il ritmo del gioco che il norvegese scandiva a suo piacimento variando angolazioni e rotazioni, Matteo nel quinto game ha ceduto nuovamente il servizio tendando un’improbabile smorzata sulla palla break per togliersi dall’ennesimo scambio dominato dal suo avversario.
Perfetto in ogni zona del campo, al servizio, in difesa e in attacco, Ruud ha dominato i propri turni di battuta tremando però a un passo dal traguardo. Al momento di mettere fine al secondo set il norvegese ha avvertito l’importanza del momento mostrando le prime incertezze che hanno generato i primi veri gratuiti dall’inizio della sfida e ha ceduto il servizio alla quarta palla break concessa. I break di vantaggio però erano due e alla seconda occasione di servire per portarsi 2 set a 0 Ruud ha ritrovato la freddezza iniziale incamerando il 6-4.
Anche se il secondo parziale era andato, qualcosa stava cambiando dalla parte di Matteo. Al servizio era più sicuro e nel gioco sembrava meno contratto. All’inizio del terzo set infatti Matteo è partito alla grande, ha ritrovato le prime e con molta pazienza nel difendersi con il rovescio è andato avanti di un break nel secondo game confermando l’allungo con un sofferto turno di battuta chiuso con due risolute discese a rete dopo quattro palle del contro break annullate e sedici punti giocati. Spingendo dritto e rovescio con sempre più convinzione Matteo ha tenuto a distanza Ruud ma sul più bello il servizio lo ha abbandonato e, come già si era visto più volte nel corso del match, quando gli scambi si sono allungati è stato sempre il norvegese ad avere la meglio. Senza ottenere punti nel breve Matteo ha ceduto la battuta nel nono game rimettendo in gioco Ruud.
Senza altri sussulti i giocatori sono arrivati al tie break che Ruud ha aperto spingendo da fondo con grande intelligenza e, con un mini break nel primo punto, è salito 3-0. Matteo ha perso un altro punto al servizio messo alle corde sul rovescio e il distacco è aumentato. Ruud ha mantenuto le distanze e, imperturbabile, ha chiuso il match. Per sapere chi dovrà affrontare in semifinale Casper Ruud dovrà attendere l’esito del match tra Nick Kyrgios e Karen Khachanov.
US Open
Quarti di finale:
[23] N. Kyrgios vs [27] K. Khachanov
[5] C. Ruud b. [13] M. Berrettini 6-1 6-4 7-6(4)