US Open 2020 – Alle 17.00 ora italiana ha preso il via l’edizione numero 140 degli Us Open nella bolla del “Billie Jean King National Tennis Center” di New York, secondo e attesissimo Grande Slam di questa dolorosa annata.
Il programma della giornata d’esordio, dedicato alle partite del primo turno della parte alta del tabellone, è cominciato malissimo per i tre italiani impegnati nella sessione diurna, usciti tutti sconfitti.
Lorenzo Sonego ha potuto far poco contro il francese Adrian Mannarino, testa di serie numero 32 del tabellone che dopo aver vinto con facilità i primi due parziali ha accusato un calo improvviso cedendo il terzo. Al quarto set però il livello del francese è tornato a salire e per Sonego non c’è stato più nulla da fare.
Stesso discorso per Stefano Travaglia sconfitto da Jordan Thompson. La partita dell’azzurro è stata condizionata dai primi due set ricchi di errori gratuiti. La troppa fretta nel cercare il punto gli è stata fatale e ha permesso all’australiano di giocare con relativa tranquillità alternando fasi di contenimento del gioco ad altre votate all’attacco.
Nel terzo parziale Travaglia ha approfittato di qualche incertezza del suo avversario ed è riuscito a dimezzare il distacco ma Thompson, riacquistate le energie iniziali, ha messo a segno il break nel terzo game del quarto set, permettendosi poi di giocare in controllo. Dopo aver strappato nuovamente il servizio a Travaglia nel settimo game, al termine di una lunga lotta fatta sua alla settima palla break, Thompson ha potuto servire con successo per incamerare la vittoria.
Paolo Lorenzi invece ha ceduto in tre set alla wild card locale Brandon Nakashima, classe 2001, riuscendo solo a conquistare il tie break nel terzo set, ceduto però senza appello, dopo aver malamente perso i primi due.
Tra le altre partite, quella che destava maggiore attenzione ha visto la vittoria di Alexander Zverev, quinta testa di serie del torneo, che ha superato in quattro set Kevin Anderson, finalista a New York tre anni fa, in un primo turno dall’esito tutt’altro che scontato in questo periodo di grande incertezza. I primi game sono stati condizionati dal servizio. Zverev, nonostante qualche doppio fallo, che ormai è diventata una caratteristica del suo gioco, è riuscito a difendere con una certa sicurezza i propri turni di battuta mentre Anderson ha avvertito maggior pressione nel gestire i suoi tanto da cedere il servizio con un doppio fallo nel quinto game.
Il tedesco era a suo agio tutte le volte che si sviluppavano gli scambi mostrando pazienza e gran precisione nel piazzare i colpi da fondo. Anderson da parte sua cercava di sfruttare tutte le occasioni che gli si presentavano prendendosi grossi rischi, non sempre però fruttuosi. Nel decimo game però Zverev, non è più riuscito a mettere una prima palla in campo e, piazzando seconde troppo docili, ha fallito l’occasione di servire per chiudere il set rimettendo in gioco Anderson. Ristabilito l’equilibrio si è arrivati al tie break durante il quale la differenza di forze in campo si è ristabilita e il tedesco ha chiuso lasciando solo due punti al suo avversario.
Il secondo parziale, seppur con qualche difficoltà da una parte e dall’altra, si è giocato sul servizio e senza l’ombra di palle break si è arrivati agli sgoccioli. Nell’undicesimo game, dopo aver servito quasi solo prime palle, Zverev non ha di nuovo più piazzato un servizio decente difendendosi a fatica dietro a seconde palle sempre più incerte. Con il tedesco rintanato in difesa, Anderson ha trovato il coraggio per farsi aggressivo e, dopo avergli strappato servizio, complice l’ennesimo doppio fallo di Zverev dettato dalla paura, ha fatto suo il secondo paziale.
Nel terzo set i servizi hanno ricominciato a fare la differenza. Nell’economia del gioco Zverev è stato più attendista mentre Anderson ha cercato di osare di più. La tattica ha premiato il tedesco che nel quarto game è passato dalla difesa all’attacco procurandosi la palla break con un passante di rovescio tirato da lontano convertita poi con una volée bassa di rovescio con taglio ad uscire. Senza più paura Zverev ha mantenuto il prezioso vantaggio chiudendo 6-3. I servizi hanno scandito l’andamento del quarto parziale che si è risolto nel finale con il break messo a segno da Zverev nell’undicesimo game che senza tremare ha chiuso il match con un turno di battuta finalmente impeccabile.
Facili vittorie invece per Stefanos Tsitsipas nell’esordio in questo US Open 2020, testa di serie numero quattro, che ha concesso solo quattro game ad Albert Ramos-Vinolas, e per Borna Coric, favorito numero ventisette del torneo, vincitore in tre set contro Pablo Andujar. Al secondo turno anche Denis Shapovalov, numero dodici del seeding, che ha superato in quattro set Sebastian Korda, figlio del grande Petr, in tabellone grazie a una wild card.
US Open 2020
Risultati primo turno:
[32] A. Mannarino b. L. Sonego 6-1 6-4 2-6 6-3
J. Thompson b. S. Travaglia 6-3 6-4 4-6 6-2
[WC] B. Nakashima b. P. Lorenzi 6-3 6-2 7-6(3)
[5] A. Zverev b. K. Anderson
[12] D. Shapovalov b. [WC] S. Korda 6-4 4-6 6-3 6-2
C. Norrie b. [9] D. Scwartzman 3-6 4-6 6-2 6-1 7-5
[24] H. Hurkacz b. P. Gojowczyk 6-3 6-4 6-4
Davidovich Fokina b. D. Novak 3-6 6-4 6-3 1-6 6-0
J. Londero b. E. Donskoy 6-3 6-3 7-5
[27] Borna Coric b. P. Andujar 7-5 6-3 6-1
E. Gerasimov b. [18] D. Lajovic 6-1 4-6 6-4 6-4
F. Coria b. J. Jung 2-6 4-6 6-4 6-1 2-0 rit.
[4] S. Tsitsipas b. A. Ramos-Vinolas 6-2 6-1 6-1
