ATP Roma 2020: Ruud rimonta e spegne i sogni di Berrettini

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Al termine di una durissima battaglia di quasi tre ore Casper Ruud ha rimontato Matteo Berrettini raggiungendo la prima semifinale in carriera in un Master 1000 che lo proietterà per la prima volta tra i primi trenta giocatori del mondo. I due si erano incontrati pochi giorni fa al terzo turno degli Us Open vinto da Matteo in tre set ma era l’altro precedente, giocato lo scorso anno al Roland Garros e vinto altrettanto agilmente da Casper Ruud, a destare attenzione e prima dell’inizio del match qualche timore era nell’aria. Berrettini, pur non avendo perso ancora il servizio nelle partite precedenti non ha mostrato il suo miglior tennis al contrario di Ruud che fin qui ha espresso al massimo il suo gioco basato sulla regolarità e solidità dei suoi fondamentali sorretti da un ottimo servizio.

Le premesse sono state inizialmente smentite. Il norvegese è partito alla battuta e senza il sostegno della prima palla è stato travolto dalle accelerazioni di Matteo che con due dritti e un rovescio incrociato profondissimo ha messo a segno tre punti consecutivi e si è trovato il break in mano grazie a un doppio fallo del suo avversario. Anche Berrettini è partito con qualche esitazione e un doppio fallo trovandosi ad affrontare una palla dell’immediato contro break ma è riuscito a salvarsi grazie ai punti raccolti facilmente dietro alla prima di servizio. Le cose sono andatate così per qualche game con turni facili incamerati da entrambi. La situazione ha iniziato a farsi complicata per Matteo nel sesto game quando, senza punti diretti ottenuti dal servizio, si è trovato a scambiare cadendo nella rete di Ruud che con traiettorie alte e lente gli ha fatto perdere il controllo del dritto. Ancora una volta il servizio sotto forma di due ace consecutivi ha aiutato Berrettini che però da quel momento ha ottenuto pochi punti facili e ha dovuto lottare con la massima concentrazione per mantenere il break di vantaggio conquistato in avvio e chiudere 6-4 dopo quasi un’ora.

Pur perdendo il parziale Ruud è riuscito a entrare nelle trame del gioco e il secondo set ha rivelato un contesto diverso. I colpi di Matteo hanno iniziato a perdere precisione e pesantezza e il norvegese ha potuto controllare gli scambi portandolo più volte all’errore. Perso il ritmo e le misure del campo, Matteo ha ceduto il servizio nel secondo game e non è più riuscito a ritrovare il suo gioco. Ruud ha preso fiducia, ha iniziato a spingere spostando Matteo da una parte all’atra e, concedendo poco al servizio, ha consolidato il vantaggio game dopo game. Berrettini è riuscito a rimanere in scia aggrappandosi al servizio ma sul piano del gioco non ha avuto alcuna reazione ed è arrivato il 6-3 per Ruud.

La gestione della partita è rimasta nelle mani del norvegese che ha messo a segno il break all’inizio del terzo parziale. Matteo non è riuscito a cambiare marcia per incidere nello scambio e inevitabilmente sono arrivati gli errori. Quando il punteggio sembrava scivolare via è arrivata la reazione di Matteo che nel sesto game, per la prima volta dalla fine del primo set, ha giocato in modo aggressivo a partire dalla risposta e, senza subire lo scambio, si è preso due palle break consecutive convertendo la seconda con una risposta violenta di rovescio. Ristabilito l’equilibrio i servizi hanno accompagnato i giocatori al tie break che si è aperto con Matteo molto propositivo e più volte avanti di un mini break. Il problema per Berrettini si è palesato nel momento in cui il punto non è arrivato dopo pochi scambi e invece del vincente sono arrivati gli errori, il match point per Casper Ruud e un altro errore di dritto che ha messo fine alla lotta.

ATP ROMA


C. Ruud b. [4] M. Berrettini 4-6 6-3 7-6(5)