E’ Jannik Sinner il Maestro dei Maestri. L’azzurro si é preso anche le ATP Finals e ha chiuso un anno clamoroso, sigillato con vittorie Slam (Australian Open e US Open) e ben tre titoli 1000 tra Miami, Cincinnati e Shanghai. Naturalmente il tutto impreziosito dalla prima posizione mondiale conquistata e mantenuta a fine anno, con tanto di premiazione sul campo durante le Finals a Torino.
Proprio quel campo gli ha consegnato l’ultimo titolo ATP della stagione – c’é ancora la Coppa Davis da giocare – e il trionfo é arrivato a seguito di un match molto spigoloso contro un ottimo Taylor Fritz, vinto per 6-4 6-4. L’americano, giá battuto nel Round Robin di inizio settimana, ha mostrato un ottimo tennis, ma ha potuto davvero poco di fronte a questo Sinner. Ecco un po’ di numeri che posso spiegare meglio la portata dell’incontro giocato da Jannik: 14 ace, 0 doppi falli, 83% di punti vinti con la prima e 1 palla break salvata su una e poi quei due break – uno per set – ad aprirgli la strada del successo.
Sinner ha alzato il trofeo sapendo anche soffrire e conquistando il Masters di fino anno da imbattuto, cosa riuscita a pochi appartenenti all’elite del tennis.
