Jannik Sinner batte Alexander Zverev in rimonta 3-6 6-3 7-5, bissa il successo a Vienna del 2023 conquistando la settima vittoria in un ATP 500, il quarto titolo stagionale e il ventiduesimo in carriera. Trentuno finali giocate e ventidue vinte: numeri che parlano da soli.
Jannik vince il sorteggio e, contrariamente al solito, sceglie di rispondere mettendo subito pressione su Zverev che notoriamente non gradisce partire per primo al servizio. E infatti il tedesco con il suo dritto “ballerino” e un doppio fallo si trova ad affrontare una palla break che però annulla e, con una sequenza di prime vincenti e un ace, fa suo il game. Jannik invece non ha problemi a tenere la sua battuta mentre Zverev deve fare ancora molta attenzione a difendere il servizio pur non concedendo palle break. In queste prime fasi è soprattutto Sinner a dettare le condizioni di gioco approfittando del campo che gli lascia Zverev giocando in difesa molto dietro alla riga di fondo. Nel quarto game però improvvisamente tutto cambia. Il tedesco si trasforma, alterna bordate con il suo rovescio assassino lungo linea a un dritto improvvisamente potente ed efficace e strappa il servizio a Jannik che però reagisce subito procurandosi due palle dell’immediato contro break. Ma Zverev serve bene, altrettanto bene si prende i punti a rete disinnescando il pericolo e consolida il vantaggio che lo porta chiudere 6-3 mantenendo agevolmente i turni di battuta di cui ha bisogno.
Nel secondo set cambia lo scenario e Sinner, dopo aver tenuto agevolmente il proprio servizio, ottiene subito il break grazie a una serie di smorzate che disattivano il gioco del suo avversario costretto a recuperi impossibili o quasi lasciando così il campo sguarnito. Con il break a favore sale la sicurezza di Jannik e di conseguenza l’efficacia del suo gioco che Zverev può solo contrastare grazie al servizio. Il problema per lui però è che non riesce più ad essere efficace in risposta permettendo a Jan, che mette in campo una percentuale altissima di prime lasciando pochi punti per strada, di tenere saldamente i propri turni di battuta fino al 6-3 in suo favore.
Il parziale decisivo si apre con il tedesco al servizio e l’intensità della sfida, già alta dopo un’ora e mezzo di gioco, sale ulteriormente. Dal colpo di inizio gioco arrivano pochi punti diretti, i punti sono molto combattuti e faticosi e c’è equilibrio. Le prime scosse arrivano nel quinto game con Zverev che si trova 15-40 tradito dal dritto ma che con gran coraggio risale la china e si salva. Si prosegue seguendo l’ordine dei servizi. Jannik sembra in difficoltà fisica, si tocca le gambe, si teme che possano essere crampi. Ma invece, come sempre, nei momenti cruciali si esprime al meglio, strappa il servizio a Zverev nell’undicesimo game e con un autoritario turno di battuta si prende il titolo.

















