Continua il momento magico di Lorenzo Musetti che supera Alexander Zverev 7-6 6-4 e sfiderà Carlos Alcaraz per un posto in finale. Più di ogni altra cosa a orientare il match è stato il cervello dell’uno e dell’altro, la capacità di dominarsi e dominare i momenti. Zverev fallisce quattro set point nel primo set e Musetti, implacabile nel fornire al tedesco problemi impossibili da risolvere, si prende la vittoria.
Come di consueto Zverev vince il sorteggio, sceglie di rispondere e tutto sembra funzionare nel suo piano tattico. Nel terzo game si procura tre palle break consecutive e alla terza va segno allungando subito dopo con un massiccio turno di battuta. È soprattutto Zverev a dettare le condizioni di gioco. Musetti è spesso obbligato a giocare in difesa riuscendo però, con continue variazioni di ritmo a mandare in confusione il suo avversario che nell’ottavo game commette errori su errori e restituisce il servizio.
Lo scenario cambia e Musetti si porta in vantaggio destreggiandosi tra palle corte e passanti incrociati di dritto. Zverev accusa il colpo ma non cede e nell’undicesimo game mette a segno un altro break procurandosi poi tre set point consecutivi con il servizio a disposizione. Ma succede l’impensabile: Lorenzo si accende mentre Zverev si spegne e cede clamorosamente il suo turno di battuta che sembrava in cassaforte, come il set. Musetti è in fiducia e offre il meglio di sé proprio nel momento decisivo, ovvero nel tie-break che domina 7-1.
Il secondo set è una battaglia, ogni punto è combattuto e gli scambi diventano sempre più faticosi e lottati anche se si va avanti senza scosse con i due che mantengono più o meno agevolmente i propri turni di battuta. Ma i dettagli fanno la differenza quando più conta. Nel nono game Lorenzo si prende la palla break con un rovescio lungo linea vincente che bacia la riga che poi converte con un’altra giocata sopraffina. Il tedesco è stordito e cede le armi: sarà Lorenzo a sfidare Alcaraz in semifinale.


















