Carlos Alcaraz supera in rimonta Taylor Fritz 6-7 7-5 6-3 al culmine di una partita entusiasmante, prende il comando del gruppo dedicato a Jimmy Connors e si porta a un passo dalla qualificazione. Se stasera Alex de Minaur sconfiggerà Lorenzo Musetti lo spagnolo sarà matematicamente in semifinale altrimenti se la giocherà all’ultima giornata proprio contro il numero due italiano.
Alcaraz vince il sorteggio e, contrariamente al solito, sceglie di rispondere. L’intento è quello di scaricare su Fritz la responsabilità di dare inizio al match che infatti accusa la pressione e deve mettere in campo tre ace e una valanga di prime per salvarsi dopo diciotto punti giocati e due palle break annullate. A seguire è lo spagnolo a trovarsi in difficoltà sorpreso dalla rabbiosa reazione dello statunitense che risponde alla grande e si procura a sua volta tre palle break, delle quali due consecutive. Alcaraz riesce a tenere il servizio e passa dal possibile tracollo allo scatto in avanti con il break messo segno nel terzo game ma poi non trova più aiuto dal colpo di inizio gioco subendo l’irruenza del suo avversario che senza paura lo aggredisce e lo attacca mettendo a segno l’immediato contro break. Dopo quattro game giocati, più di mezz’ora spesa in campo con scambi durissimi e una girandola di palle break, il servizio inizia ad essere decisivo. Non ci sono più sussulti, i giocatori tengono più o meno agevolmente i propri turni di battuta e arrivano al tie break. Fritz domina al servizio e raccoglie gli errori di un nervosissimo Alcaraz chiudendo 7-2.
Nel secondo parziale i duellanti procedono alla stessa velocità ma, se sul piano del servizio si equivalgono, su quello del gioco è ancora lo statunitense ad essere più intraprendente alternando frequenti discese a rete a sassate scagliate a tutto braccio da fondo. Sul quattro pari infatti Alcaraz deve fare ricorso a tutta la sua furia agonistica per salvare due palle break e il game dopo un quarto d’ora e ventuno punti giocati ad un’intensità pazzesca. Finita l’estenuante battaglia il servizio torna a dominare ma ad un passo dal tie break Fritz, che fino a quel momento non aveva avuto problemi, cala improvvisamente e cede in un colpo servizio e set.
Alla luce di più di due ore di lotta estenuante comincia la resa dei conti che trascende dal gioco e si sposta sul piano della resistenza fisica e mentale. La sensazione è che allo statunitense sia rimasto il servizio e poco più e che lo spagnolo invece abbia ancora tanta energia da spendere a tutto campo. Nel quinto game un imperdonabile errore di dritto, un doppio fallo e un errore di rovescio decretano la fine di Fritz che non ha più le forze per risalire la montagna di tre palle break consecutive, perde il servizio e si consegna nelle mani dello spagnolo che va spedito verso la vittoria.


















